martedì 28 settembre 2010

Tre aforismi brevi.

Non si colgono gli aforismi del poeta, mentre il musicante di allegre ballate tiene il mondo tra le mani, e lo fa girare veloce. Scrivere di una luce lontana, che vibra nell'aria in una notte soltanto, e si diventa tristi a vederla distante, a doverla salutare con la mano. Cantare, in fiori di allegria, mentre sono le miserie a germogliare, tra una nave che lascia il porto e un silenzio che sfuma.

Che stanchezza questa vita. Questa vita che non tratta tutti allo stesso modo. Avevo capito qualcosa di nuovo, durante quel viaggio. Il veleno di un fallimento che sembra rodere il fegato, potrebbe essere nettare per chi il fegato non ha mai potuto averlo.

Se soltanto qualche anno fa, fossi stato più vecchio, adesso forse non sarei nella mia stanza a scrivere. Si è sempre immaturi, tra le circostanze che accadono. Niente accade quando dovrebbe accadere, e noi, che amiamo volgere lo sguardo indietro, sempre più indietro, siamo giudici di noi stessi, severi e improvvisati.

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