lunedì 6 settembre 2010

Anarchia

Si strappò dalle catene.
Pietra su pietra, vita su vita,
Rase tutto al suolo.
Non risparmiò i legami di convenienza.
soffocò castellane e consiglieri,
menestrelli e letterati,
banchieri e ministri.
Rase tutto al suolo.
Pietra su pietra, vita su vita.
Impugnava frammenti di follia taglienti.
E correndo abbatteva lapidi che vestivano rosa,
assassinava giovani figli di innocenza perduta.
Squartava in schizzi d'odio vesti bianche,
in una dannata frenesia, in un solenne giudizio.
Sputava sulle schiene piegate, camminando tra le carni
come una belva si nutriva di scalpi e sangue,
di cemento e carta, di sorrisi e lacrime.
Sciogliere certezze era il nodo del suo esistere.
Niente poteva la compassione.
Niente poteva il politico e il suo carisma.
Nulla la propaganda, e le solite vecchie prigioni.
Pietra su pietra, vita su vita,
Rase tutto al suolo.

Giò

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