mercoledì 15 settembre 2010

Curando la follia con candide paure, trafigurava l'odio in vanità.

Tutto il giorno ho avuto la nausea.
Presto ho aperto gli occhi stamattina, troppo presto. Guidando ho visto terre abbandonate prese dal ferro da fumi violacei. Ho visto costruzioni accennate impalcature scheletri di palazzi costruiti da sangue dolore a nero.
Ho percorso quelle strade asfaltate male e deformate urlando affinchè il camion non mi arrivasse addosso fumando trattenendo il vomito reggendomi lo stomaco.

Poi ho guardato i miei capelli il segno del tempo che è già sul mio volto che è dentro
quel buio sotto i miei occhi.
Tutto il giorno ho avuto la nausea ho buttato sigarette appena accese.
Ho visto sulla sinistra delle colline che ogni mattina mi danno speranza perchè chiare e brillanti fra tutto l'opaco.
Donne dal corpo svestito aspettano fumando di vendere istanti di felicità a basso prezzo.
Una donna vedo ogni giorno seduta su una sedia di plastica, si ripara dal sole battente sotto un ponte. Aspetta e non ha occhi.
Vorrei donarle degli occhi nuovi, con dentro immagini più belle.
Solo nausea mi ha dato quel liquido bruno che speravo mi desse riparo.
Ingurgitato litri di coraggio liquido per cercare di vivere, senza riuscire ad agire senza riuscire.
Stamattina ho trovato tracce di vomito sulle scarpe.

Poi sono tornato.
Ho cercato di ignorare la nausea, ho mangiato.
Visto negli occhi di freddezze glaciali rancori malcelati.
Non ho parlato ingoiando senza gusto.
Bevuto acqua frizzante, pungeva alla gola.
Mi sono alzato in fretta, sono scappato.
Poi tornato al mio buio angolo di solitudine ho letto parole di viaggi lontani e dolore.
Letto di monti e di luna colore del rame letto di sogni e puttane.

Mi sembra di aver dormito per secoli, poi.

Sto dormendo da secoli, ho pensato dormendo, sono senza speranza.

Non ho dormito così tanto, in fondo.
Svegliandomi ho ritrovato la nausea e una casa vuota.
Ho sognato di andare via, e vivere una vita più sincera.
Ho sognato una donna che potesse dormire al mio fianco spargendo calore.
Svegliandomi ho ritrovato la nausea e una casa vuota.

Parole non dette senza forma premeno in petto scoppiano in gola.

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