martedì 7 settembre 2010

Perchè siete tristi? Stronzi!

Perchè non sei felice? Non devi essere triste.

Non ho soddisfazione alcuna, ti dico.
Ho coscienza, non sono un illuso, non più.
Il mio dolore è spesso quello di non provare nemmeno il più infimo dolore.
E' come essere già morti.
La felicità che non posso abiurare è solo una notte un istante di oblio.
Una notte destinata a bruciare.
La luce del giorno porterà la coscienza del momento scomparso.
Resterà cenere, ti dico.

Cosa pretendi, la felicità infinita?

Non pretendo niente io.
La rassegnazione è un oasi che non posso raggiungere.
Un miraggio per me.
E' il mio corpo a decidere, solo sterile pensiero la mia mente.
Il mio corpo che continua ad illudermi a rendere vive speranze di pietra.

Ma non si può vivere così.

Cosa dovrei fare io?
Non riesco ad essere soddisfatto di contentezze a buon mercato.
Posso ottenere tutto quello che voglio.
Non mi interessa poi così tanto però.
L'attimo in cui vorrei permanere non dipende da me.
Cade da un cielo tremendo e brucia.

Ma cosa pretendi?
La vita è solo questo.

Non pretendo niente io.
E' vero, la vita è solo questo.
Come potrei essere felice dunque?
Sopravvivere, in replica.
Essere soddisfatti di gambe aperte senza buio e abbandono.

Piccole cose devono darti gioia.
Una famiglia un lavoro degli amici una donna.
Di questo devi accontentarti.


Non riesco ad accontentarmi.
Non riesco ad accontentarmi.
Mai mi renderanno felice le piccole soddisfazioni di questo mondo troppo gretto.
Non è solo soddisfazione di un bisogno quello che cerco.


Anche cagare al mattino ti rende felice, dunque.
Una piccola cosa, no?

Ciò che tu vuoi non esiste.

Ciò che io voglio non esiste.
Celato il mio sguardo porta pianto.
La mia testa ancora affamata di stucco continuerà a sbattere contro il muro.
Credi che non lo sappia io?
Cosa dovrei fare se non ho coraggio.
Continuo a sopravvivere.
Presa coscienza del buio non si torna più indietro.
E così quel mio istinto.
Se solo potessi ammazzarlo.
Ci ho provato.
Mentivo.
Se solo potessi davvero ammazzarlo
E rassegnarmi.
Non puoi comprendermi.

-Vorreste cominciare da capo, potendo?

- Di nuovo? Diciotto anni sono già stati abbastanza duri. Va bene così.
 O meglio, va così.

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