giovedì 14 aprile 2011

Paura.

Le caviglie dolenti

Per le pesanti catene

Chiedono attimi di riposo.


Un angelo dietro quella porta,

aperta su un mondo tenebroso nel suo candore,

mi invita a liberarmi.


La paura cresce e

queste spoglie mura mi danno una sicurezza che odio.

e il coraggio per abbandonarle mi manca.


E le mie caviglie non sono in catene

e circondato da chiare tenebre,

l’angelo osserva con occhi speranzosi.


Esitante, immobile, pietrificato,

davanti alla porta, gli occhi rossi di lacrime,

e il cuore che corre veloce.


Spalle alla porta, chiusa,

singhiozzando come un bambino,

anelo alla libertà,

che terribilmente mi spaventa.

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